In tutte le mostre collettive le fotografie esposte sono molto diverse tra loro, permettendo al visitatore di individuare i generi e i soggetti che più attirano ciascuno degli autori.

Nella comune appartenenza alla medesima Associazione di fotoamatori va rintracciata la ragione per la quale undici estimatori dell’immagine fissa hanno ritenuto necessario proporre al pubblico un significativo assaggio della propria produzione fotografica. La loro iniziativa è stata accolta con entusiasmo dall’Associazione Culturale Imago che ha ospitato l’evento nei locali della propria biblioteca.Come in tutte le mostre collettive, le fotografie sono molto diverse tra loro, esprimendo le diverse inclinazioni e le diversa sensibilità, inoltre esse rappresentano i soggetti preferiti da ciascun autore. Comprensibilmente la formazione dei fotografi appartenenti all’Associazione è avvenuta in tempi e modi assai diversi; non solo in quanto appartenenti a fasce di età differenti, ma anche per aver maturato un proprio stile personale, risentendo ciascuno del gusto di varie epoche e utilizzando gli strumenti e gli accessori di corredi fotografici alquanto dissimili. Ormai tutti i fotografi ricorrono alle tecniche digitali, ma in tanti ricordano con nostalgia l’impiego dei materiali fotosensibili e dei procedimenti tradizionali. Il visitatore di certo non si annoia grazie anche all’approccio differente dimostrato dagli autori davanti ai loro soggetti. Il punto di vista di alcuni, infatti, appare smaliziato, la visione di altri, invece, apparentemente sbalordita, è capace di suscitare meraviglia anche nell’osservatore. Ciascun fotografo ha esposto tre o quattro dei sui “scatti” attraverso i quali ha scelto di raccontare il proprio modo di osservare la realtà. Si susseguono, in tal modo, quelle che potremmo definire “11 mini-personali” contemporaneamente. Sono rappresentati in modo ammirevole tutti i generi fotografici, dal ritratto al paesaggio, dal reportage di viaggio allo still-life, dalla ricerca di effetti pittorici ad esempi di creativa fotocomposizione. Le fotografie, realizzate in bianco e nero e a colori, sono certamente il frutto di tecnica, studio ed esperienza, ma, anche nel caso che siano state scattate per esercitare un sincero e gratificante divertimento, alla fine hanno assunto perfino risvolti artistici. Le opere esposte sono state realizzate da Antonio Ferrante, Enzo Montalbano, Ester Di Stefano, Federico Di Chiara, Federico Mantaci, Giuseppe Viviano, Gregorio Bertolini, Nino Belmonte, Pietro Longo, Salvo Calabrese, Vito Guarneri. Da diversi anni i fotoamatori dell’Imago attendevano una simile occasione e durante la serata inaugurale hanno, finalmente, potuto festeggiare e manifestare la propria soddisfazione verso l’Associazione alla quale appartengono. L’Associazione Culturale Imago opera concretamente nella propria sede di via Costantino 12, nel quartiere Cardillo di Palermo. Organizzando manifestazioni di vario genere, l’Associazione Imago persegue tenacemente da molti anni lo scopo di “rendere cosciente e libera nel pensiero la persona che decide di … esprimere la propria creatività, i propri sentimenti attraverso l’arte in ogni sua forma, in particolare la fotografia, la pittura e la poesia.” Inoltre, considerato il quartiere periferico nel quale opera, può svolgere una effettiva funzione sociale come centro di aggregazione e comunicazione. La “Federazione Italiana Associazioni Fotografiche” (FIAF), che costituisce uno storico sodalizio al quale aderiscono circoli, club ed appassionati di Fotografia, ha ritenuto di concedere il suo patrocinio all’originale mostra e, nel corso di un breve intervento, il delegato regionale FIAF Giuseppe Viviano ha espresso la sua favorevole impressione ed ha fornito larga disponibilità a valide collaborazioni future con la Galleria Imago e con tutti i componenti del suo magnifico “gruppo” di fotoamatori.

Andrea Di Napoli.

Fonte: www.pittorica.it