“Le stampe di paesaggi con cielo pieno di nuvole sono in bianconero, sono state effettuate con tecniche analogiche un decennio fa circa, con le quali ho voluto fare una rivisitazione critica invitando i visitatori a descrivere le loro sensazioni.
Le nubi delle stampe rispecchiano la bellezza della natura, che si esprime anche quando sta per piovere, disegnando il cielo di pecorelle o di grossi cumuli, apparentemente di panna montata, e la visione soggettiva provoca diversi modi di vedere lo stesso oggetto. La pioggia che da esse scaturisce rappresenta una melodia piacevole che porta vita a tutto il creato. Purtroppo, per colpa dell’uomo, assistiamo frequentemente ai danni che la pioggia, a seguito di violente precipitazioni, vere e proprie bombe d’acqua, compie. E se, come canta De Andre’ in una sua celebre canzone ”il bombarolo”, vi è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo, a seguito delle violente precipitazioni si piangono ogni volta le vittime di tanta violenza. Cementificazione e abbandono della natura da parte dell’uomo mortificano tutto il creato provocando morte e distruzioni. Aspettando la pioggia è una speranza di vita per sconfiggere l’apatia e l’indifferenza dell’uomo, un invito al rispetto della natura ed a tutto il genere umano.”
Pietro Longo
Le nuvole si addensano,
i pensieri si affollano e rendono opaco ogni desiderio;
ad un tratto un raggio di sole improvviso, inatteso
scuote il nostro sguardo indifferente,
allontana la malinconia
e riscalda il cuore di una nuova speranza.
Jolanda Di Stefano
Rassegna stampa: Redazione Balarm.it