Quando si ha in mano una mela difficilmente la nostra attenzione si sofferma sul torsolo, si pensa solo al succoso frutto, e quando si finisce di mangiare la mela il torsolo viene semplicemente buttato via. Il torsolo è quello che scartiamo. Eppure nel torsolo ci sono i semi, se lo conservassimo e lo piantassimo, dopo un po’ di tempo, nascerebbe una pianta. Ed è pensando ad un torsolo, nascosto ed apparentemente insignificante, ma in realtà importantissimo perchè in lui è conservato il seme che da vita al frutto, che nascono le immagini di Giangiacomo Rocco. Con le sue fotografie egli cerca i “torsoli” che sono nella realtà: quei dettagli nascosti, piccoli particolari che solitamente nessuno nota ma che fanno la specificità delle cose. Come i torsoli anche queste piccolezze sono costantemente sotto i nostri occhi ma per la fretta del mondo in cui viviamo non abbiamo tempo per fermarci e guardare. E’ stato proprio grazie alla fotografia che G. Rocco, imprenditore dalla vita frenetica e stressante, ha cominciato a notare i “torsoli” delle cose scoprendo un modo nuovo di relazionarsi con la realtà che lo circonda. Di recente ha realizzato una personale, tenutasi presso Giovensana a Milano, ed ottenuto la segnalazione da alcune delle più importanti riviste del settore, tra le quali “Tutti fotografi” e “Fotografare”, che gli hanno dedicato uno speciale, e la foto “I quattro cardinali” è stata scelta da Philippe Daverio per la mostra “13×17” esposta a Venezia. Il fotografo predilige la ricerca di piccoli oggetti e parti di un tutto.
mostra CIRMOF – FIAF
Curatore della mostra: Bruno Colalongo EFI – BFI – SemFIAF – ESFIAP