Ezio Turus propone un testo di presentazione autografo per la propria originale e fantasiosa rassegna: visioni oniriche di una dimensione parallela e quantomai staccata dalla nostra realtà quotidiana.
Così continua nella sua presentazione: “La nostra vita è costellata di: televisione, cinema, videogames, anche fotografia stessa, pittura, musica, finestre alle quali ci affacciamo per scrutare l’anima dei nostri simili e, molto spesso anche la nostra. Virtuality rappresenta le mie finestre”. Chi meglio del fotografo può illustrare e commentare la propria opera! Le sue parole aggiungono suggestione a suggestione: “Spesso noi fotografiamo quello che amiamo, ma anche quello che desideriamo o che vogliamo condividere con gli altri o con la nostra stessa memoria. Fotografare le mie paure, i miei sogni, i miei desideri era molto complesso; mi sono così aiutato con la computer grafica che, assieme alla fotografia tradizionale, ha dato vita a queste immagini, palesemente inventate, quale veicolo di queste mie sensazioni.”
mostra CIRMOF – FIAF
Curatore della mostra: Bruno Colalongo EFI – BFI – SemFIAF – ESFIAP
Galleria Imago.