Mostra fotografica composta da 92 opere di cui 13 esposte. “Sogni notturni” di Antonio Ferrante è un fermoimmagine sul passato remoto dell’Uomo, della Terra, dell’Universo. Un viaggio ardito ai confini del visibile, al di là delle proverbiali “colonne d’Ercole” che per i Greci sancivano la fine delle terre conosciute e la paura dell’ignoto, articolato in un percorso misterioso e sempre affascinante che rivela, tra allegorie di forme arcaiche pulsanti di energia e ammalianti suggestioni, mondi distanti nel tempo e nello spazio. Le opere di Ferrante richiamano alla mente le spettacolari e inedite fotografie del cielo profondo acquisite dal telescopio spaziale Hubble in oltre due decenni di attività fuori dall’atmosfera terrestre: spirali simili a galassie, esplosioni di supernove, ammassi di nebulose, bagliori di soli lontani, scie di meteore impazzite, comete sfumate, stelle danzanti e infrante, disegnano variopinti ghirigori nel nero intenso del cielo notturno. Le opere che compongono la mostra sono il risultato di una lunga attività di ricerca attorno ai fuochi pirotecnici e al loro fascino ancestrale. Con l’obiettivo puntato verso la volta celeste che la notte ammanta di scuro, l’autore si attarda fino all’atto finale della festa per rendere durevole ciò che per sua natura è effimero e fuggevole. Così nei suoi scatti, le fontane di luce variopinte lanciate in aria a rischiarar la notte con esiti imprevedibili, abilmente trasfigurate dai tempi lenti di ripresa e racchiuse in una composizione sempre ben equilibrata, divengono metafore della vita e del cosmo, della precarietà dell’esistenza e del mistero che avvolge l’universo.
Giuseppe Viviano.