Ha assunto una sua peculiarità costituita dalla varietà dei temi, dalla diversità delle tecniche, dagli ambienti presenti (paesaggi e scorci di paese, monumenti artistici ecc.), dai personaggi ora grotteschi, ora drammatici, ora caratteristici, volti sui quali il tempo e le sofferenze hanno lasciato rughe profonde, visi femminili di notevole bellezza ecc. Secondo Pasqualino Pappalardo “Ogni immagine presentata ha impressionato la nostra interiorità, si può definire questa mostra come sopravvivenza simbolica dei fatti e delle cose, e delle emozioni della memoria”.
La mostra è stata esposta presso il Circolo di Compagnia di Leonforte a cura di Serafino Mangione, Presidente dell’Associazione DAFNI.
La stessa mostra è stata esposta presso la Crypta del SS. Salvatore di Leonforte.
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